“Verso una Rete Internazionale per l’Ecologia Integrale. Saperi e impresa a confronto”.
Questo il titolo del Seminario che si terrà venerdì 6 aprile presso la Camera di Commercio di Taranto, organizzato con la Pontificia Università Antonianum, i Frati Minori d’Italia ed il Centro di cultura per lo Sviluppo “G. Lazzati”.
L’evento si inserisce all’interno di un progetto di cooperazione che mira allo sviluppo di un nuovo paradigma culturale, in grado di attualizzare i principi dell’Ecologia Integrale, richiamati da Papa Francesco nell’ Enciclica “Laudato si’”.
La Camera di Commercio di Taranto, che da diversi anni ha intrapreso un percorso a favore dello sviluppo sostenibile, sarà dunque culla di una riflessione condivisa, entro cui interverranno Enrico Giovannini (economista, fondatore ASVIS) Mauro Magatti (sociologo, Università Cattolica del Sacro Cuore), Catia Bastioli (Presidente di Terna – AD Novamont) e Vera Corbelli (Commissario Straordinario per le Bonifiche, Taranto).
Parteciperà all’evento anche l’azienda Progeva, che oltre a collaborare al costante lavoro di confronto tra saperi, ricerca ed economia, posto in essere dalla Camera di Commercio di Taranto, condivide l’importanza di tornare a discutere della cura della Casa Comune.
“Tanto l’esperienza comune della vita ordinaria quanto la ricerca scientifica dimostrano che gli effetti più gravi di tutte le aggressioni ambientali li subisce la gente più povera”, questo ribadisce nell’Enciclica Papa Francesco, riportando implicitamente l’attenzione sulle responsabilità sociali d’impresa.
I cambiamenti climatici connessi agli impatti ambientali delle produzioni industriali, accentuano la vulnerabilità delle fasce più povere della popolazione globale e consegnano alle generazioni future una terra depauperata delle sue risorse fondamentali.
La Progeva srl sostiene attivamente il progetto di rete internazionale per un’ecologia integrale, consapevole che, come afferma Papa Francesco, “molti sforzi per cercare soluzioni concrete alla crisi ambientale sono spesso frustrati non solo dal rifiuto dei potenti, ma anche dal disinteresse degli altri.”