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Collaborazioni

Progeva per la formazione: Compost production and use in sustainable farming systems

Dal 24 Settembre 2014 l’ A.R.P.T.R.A., il Centro Scientifico Italiano dei Fertilizzanti  e il CRA organizzano, in collaborazione con diversi partner istituzionali ed aziende del settore tra cui Progeva, un corso di formazione sull’impiego di compost in agricoltura (processo, normative ed aspetti agronomico-ambientali).

L’obiettivo del corso è promuovere l’utilizzo del compost di qualità in un contesto di agricoltura sostenibile, informando e formando consulenti e tecnici pubblici e privati, ma anche studenti e ricercatori, su nozioni di base ed elementi di innovazione di prodotto e di processo mutuati dalla ricerca scientifica più avanzata del settore.

Il corso, della durata di 40 ore complessive, si terrà a Bari presso Hotel Excelsior in via G. Petroni 15, ed è strutturato in 5 giornate (1 giornata a settimana) teoriche + 1 mezza giornata con visita e lezione presso azienda di settore.

Programma

24 Settembre, ore 9,30-17,00

1.Mission del corso
Vittorio Filì, Francesco Montemurro
Associazione Regionale Pugliese dei Tecnici e Ricercatori In Agricoltura
Centro Scientifico Italiano dei Fertilizzanti

2. Il ciclo della sostanza organica in natura
Gennaro Brunetti
Dipartimento di Scienze del suolo, della pianta e degli alimenti – Università degli Studi di Bari

3. Matrici compostabili a livello aziendale ed industriale (con cenno anche ai fanghi)
Giorgio Rustichelli
Consulente ambientale, Consorzio Italiano Compostatori, Roma

4. Matrici particolari: il caso della Posidonia
Pietro Santamaria
Dipartimento di Scienze agro-ambientali e territoriali – Università degli Studi di Bari

5. Soluzioni per il compostaggio on-farm
Giuseppe Celano
Dipartimento delle colture europee e del mediterraneo – Università della Basilicata

6. Compostaggio industriale: impiantistica e strumenti
Enzo Favoino e Alberto Confalonieri – cuola Agraria Parco di Monza

1 ottobre, ore 9,30-17,00

7. Caratteristiche chimiche e idrologiche dei compost
Donato Ferri
Centro Scientifico Italiano dei Fertilizzanti

8. Stabilità biologica e maturità dei compost
Federico Valentini
Gruppo Catanzaro S.r.l.

9. Normative sui fertilizzanti (riferimento anche ai fanghi)
Maurizio De Santis
Consulente su aspetti regolatori normative dei fertilizzanti e prodotti fitosanitari, Roma

10. Valore agronomico delle biomasse compostate
Luigi Morra
Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura,
Scafati (SA)

8 ottobre, ore 9,30-17,00

11. Miglioramento qualitativo dei compost e certificazione di qualità
Massimo Centemero
Consorzio Italiano Compostatori, Roma

12. Impiego di compost e riduzione della carbon footprint
Cristos Xiloyannis
Dipartimento delle colture europee e del mediterraneo – Università della Basilicata

13. Green Carbon Conference 2014: Making sustenable agricolture real
Domenico Stallone, Giovanni Petruzzi
Associazione Regionale Pugliese dei Tecnici e Ricercatori In Agricoltura

14. Effetti dell’ammendamento con compost sulla fertilità del suolo nel lungo periodo
Mariangela Diacono
Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura, Bari

15. Esperienza aziendale: Progeva s.r.l. , Laterza (TA)
Lella Miccolis
Progeva s.r.l.

15 ottobre, ore 9,30-17,00

16. Vermicompostaggio e compost: potenzialità e vantaggi a confronto
Cristina Macci
Consiglio Nazionale delle Ricerche, Pisa

17. Trasformazione del legno di potatura del vigneto in compost e uso in viticoltura
Claudio Cocozza
Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti – Università degli Studi di Bari

18. Recupero tramite compostaggio di scarti della filiera olivicola
Marcello Mastrorilli
Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura, Bari

19. Applicazioni del compost in vivaismo come substrato alternativo alla torba Barbara De Lucia Dipartimento di Scienze agro- ambientali e territoriali – Università degli Studi di Bari

20. Attività di compost, tal quali o arricchiti con microrganismi antagonisti, nel contenimento di patogeni tellurici
Franco Nigro
Dipartimento di Scienze del suolo, della pianta e degli alimenti – Università degli Studi di Bari

22 ottobre, ore 9,30-17,00

21. Produzioni biologiche ed uso del compost
Fabio Tittarelli
Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura, Roma

22. Impiego di compost-tea come bioagrofarmaci e biostimolanti in ortofrutticoltura
Massimo Zaccardelli
Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura, Pontecagnano (SA)

23. Impiego di compost su colture orticole in successione
Paolo Sambo
Dipartimento di Agronomia Animali Alimenti Risorse Naturali e Ambiente Università degli Studi di Padova

24. Caso di studio: Applicazione di compost su colture arboree mediterranee
Giancarlo Roccuzzo
Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura Acireale (CT)

25. Caso di studio: applicazione di compost su colture erbacee. Esperienza del centro di saggio
Giovanni Lacertosa
Metapontum Agrobios

29 ottobre, ore 9,30-13,00

26.Visita tecnica agli impianti Tersan-Biovegetal srl
Leonardo Delle Foglie
Biovegetal s.r.l., Modugno (BA)

Info e iscrizioni
Tel. 3357598219 (Vittorio Filì)
E-mail: arptra.puglia@libero.itsegreteria@ciec-italia.it

Scarica il modulo di iscrizione al corso

Progeva alla Sessione di accompagnamento Start Cup 2014 Taranto

Progeva parteciperà all’incontro “Start Cup Puglia 2014”, sessione di accompagnamento – Taranto che si terrà lunedì 9 giugno 2014 alle ore 09:15, presso l’ex caserma Rossarol (Via Duomo, 276 – Taranto).

L’evento è organizzato nell’ambito delle attività di formazione e assistenza alla redazione del business plan per la partecipazione alla Start Cup.

Programma:

ore 09:15 – saluti
prof. Antonio Uricchio – Rettore dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro

ore 09:30 – introduzione alla giornata: finalità e descrizione del programma
dott.ssa Barbara Scozzi – docente presso il Politecnico di Bari

ore 09:40 – La Start Cup Puglia
Stefano Marastoni – ARTI

ore 10:00 – Tavola Rotonda: “creazione d’impresa: quali “ingredienti” per il nostro territorio?
prof. Gianluigi De Gennaro – docente presso l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro (Moderatore)
Vincenzo Cesareo – Confindustria Taranto
Rosa Dangelico – Università di Roma La Sapienza
Antonio Messeni Petruzzelli – Politecnico di Bari
Costanzo Carrieri – Consorzio ASI Taranto

ore 11:00 – 13:30 – Perchè diventare imprenditori? Alcune risposte eccellenti
Gianpaolo Cassese – Masseria del Duca
Lella Miccolis – Progeva
Pierino Chirulli – Serveco
Angelo Inglese – Sartoria Inglese
Barbara Lacitignola – Caffè Letterario
Giuseppe Vendramin – Niteko

Progeva partner SOS Save your soil: seminario conclusivo

L’impoverimento della sostanza organica e la contaminazione da inquinanti organici e metalli sono oggi due dei principali processi che affliggono la risorsa suolo. Progeva, nell’ambito del progetto SOS (Save Our Soil), ha contribuito alla ricerca di strategie di risanamento delle aree rurali mediante compostaggio dimostrando l’importante ruolo agronomico, economico, ambientale e addirittura sociale del “compost”.

Più in generale, il progetto SOS (Save Our Soil) ha condotto lo sviluppo di soluzioni innovative per identificare alcune tipologie di degrado delle aree rurali, grazie al finanziamento della Regione Puglia nell’ambito del Programma Operativo 2007-2013 – Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale – Asse I – Linea1.2 – Azione 1.2.4, con il Bando “Aiuti a Sostegno dei Partenariati Regionali per l’Innovazione”, e al supporto di partner come SIT S.r.l., in qualità di capofila, CNR IRSA di Bari e Politecnico di Bari in qualità di partner scientifici, e le imprese pugliesi A.FO.RI.S. Impresa Sociale, PROGEVA S.r.l., TETA S.r.l., Dalena Eco-Trend S.r.l. e Consorzio CRETA.

Il 15 Aprile 2014, a Bari presso Villa Romanazzi Carducci, Sala “Scuderia”, si è tenuto il seminario conclusivo del progetto durante il quale si sono illustrati i risultati per un confronto scientifico ed operativo tra i partner, le istituzioni e gli operatori economici del settore agricolo.

Di seguito, le slide proiettate da Progeva durante l’incontro:

Progeva è partner ufficiale di Eco2Pensiamo

Nei giorni scorsi la Progeva è divenuta partner dell’associazione culturale Ecoattivi, vincitrice del bando della Regione Puglia “Principi Attivi”, con un progetto denominato “Eco2MPensiamo” che prevede la compensazione di CO2 attraverso il rimboschimento di un area peri-urbana degradata del Comune di Adelfia.

L’azienda, da sempre impegnata per ridurre le emissioni di CO2 e già coinvolta in un progetto del Ministero dell’Ambiente volto a determinare l’impronta di carbonio e a ridurne l’emissione durante la produzione di compost, ha deciso di sostenere il progetto divenendone partner ufficiale.

Più in particolare ha fornito gratuitamente il compost di qualità che servirà a sostenere l’attecchimento delle giovani piantine di essenze arboree che costituiranno il primo nucleo del rimboschimento che partirà ad inizio 2014 presso la località “Piscina di Rondinella” nel comune di Adelfia.

Anche questo è impegno concreto per il territorio e per i progetti innovativi finalizzati al miglioramento dell’ambiente.

Nuovi mercati: Progeva a sostegno dell’agricoltura in Albania

Da dicembre 2013, il mondo agricolo in Albania si avvale dei benefici agronomici derivanti dall’utilizzo dei fertilizzanti organici, a marchio Progeva. Il paese situato nella penisola Balcanica e crocevia di scambi con le regioni limitrofe, vede crescere ogni anno la sua produzione agricola ad un ritmo compreso tra il 2.5 ed il 3%. Sempre di più, con il passare degli anni, le politiche agricole Albanesi si stano avvicinando a quelle europee cresce quindi la sensibilità nei confronti di un’agricoltura eco-sostenibile.

Progeva tra le 187 aziende italiane per la valutazione dell’impronta di carbonio

Il cambiamento climatico globale è una delle maggiori minacce per l’umanità ed è uno dei più importanti indicatori del fatto che stiamo vivendo al di là dei mezzi ecologici di cui disponiamo.

Il “Life Cycle Assessment” (letteralmente “Valutazione del Ciclo di Vita”) rappresenta uno degli strumenti fondamentali per l’attuazione di una Politica Integrata dei Prodotti; si tratta di un metodo oggettivo di valutazione e quantificazione dei carichi energetici ed ambientali, fra cui la “Carbon Footprint” e degli impatti potenziali associati ad un prodotto/processo/attività lungo l’intero ciclo di produzione, dall’acquisizione delle materie prime fino all’esaurimento/smaltimento e/o fine vita (“dalla culla alla tomba”).

La “Carbon Footprint” (letteralmente “Impronta di Carbonio”) misura l’impatto ambientale attribuibile ad un prodotto, un’organizzazione o un individuo in termini di kg di CO2eq (CO2 equivalente) che semplifica l’emissione di gas clima-alteranti (CO2, CH4, N2O, HFCs, PFCs e SF6). Di conseguenza, la riduzione della Carbon Footprint di prodotti/processi risulta essenziale per porre un limite allo sfruttamento eccessivo delle risorse.

Anche il Ministero dell’Ambiente si è mosso in tale direzione con la pubblicazione di un bando pubblico, in modo da sensibilizzare le aziende ad effettuare la valutazione della CO2 equivalente sull’intero processo di produzione, attraverso l’accesso al finanziamento di progetti volti ad effettuare l’analisi della “Impronta di Carbonio” nel ciclo di vita dei prodotti di largo consumo.

Tra le 187 aziende italiane che si sono impegnate ad analizzare l’intero ciclo produttivo e determinare quella che è la Carbon Footprint legata al rispettivo prodotto finale, ci sono: PROGEVA srl con sede a Laterza (TA), azienda che si occupa della produzione di compost di qualità, e FRUTTHERA srl con sede a Scanzano Jonico (MT), che si occupa invece della commercializzazione di prodotti ortofrutticoli.

Tale studio di valutazione è stato affidato alla Agreenment srl, società Spin-Off dell’Università degli Studi della Basilicata (UNIBAS), che lavora nel campo della “Blue-Green Economy”, quest’ultimo comprendente varie tematiche sensibili alla sostenibilità ambientale, tra cui la “Carbon Footprint” e la “Water Footprint”.

Le analisi condotte da Agreenment determineranno la CO2 equivalente immessa in atmosfera a causa dell’attività produttiva rispettivamente per PROGEVA e FRUTTHERA, mediante l’osservazione e valutazione degli interi cicli vita di produzione.
Inoltre, a seguito di studi, analisi, ricerche e sperimentazioni, Agreenment individuerà e valuterà le possibili misure da attuare per la riduzione delle emissioni derivanti dalle principali fasi del ciclo di produzione, dei principali aspetti logistici e delle principali fasi del ciclo di smaltimento. A termine di questo percorso, i risultati saranno certificati da parte di un ente terzo indipendente.

Tale nobile approccio in un così difficile periodo è un segnale forte di come realtà imprenditoriali siano sensibili all’impatto ambientale e cerchino ti attuare le tecnologie più innovative per limitare la propria impronta ed essere allo stesso tempo competitivi non solo nei mercati locali e nazionali, ma anche nei mercati internazionali, i quali hanno oggi come obiettivo la qualità ed il rispetto dell’ambiente.

 

Nuovi mercati: Progeva approda in Senegal

Da agosto 2013, grazie ai riconoscimenti ottenuti sul campo e all’elevato standard qualitativo dei suoi prodotti fertilizzanti organici, il marchio Progeva è approdato anche nella Repubblica del Senegal. Il paese situato nell’Africa Occidentale, con l’ausilio delle più importanti organizzazioni internazionali è impegnato ormai da anni nell’utilizzo di tecniche di agricoltura sostenibile. Questo ambizioso progetto potrà essere ben supportato dai prodotti a marchio Progeva, azienda che da sempre punta al benessere vegetale delle piante, nel rispetto dell’ecosistema.

Progeva partner del Progetto “Nella pancia o nella terra”

E’ stato finanziato nell’ambito del Bando 2012 “Verso Rifiuti Zero”, di Fondazione CON IL SUD il Progetto “NELLA PANCIA O NELLA TERRA”, candidato da AFORIS Impresa Sociale, in partenariato con Progeva Srl, Ce.Se.Vo.Ca., GAL Meridaunia, Consorzio EDEN, Bioenergy Italia SpA e con il sostegno di Cooperativa Estense.

Il progetto, da realizzarsi in 24 mesi, è finalizzato ad una maggiore riduzione dei rifiuti alimentari prodotti dalla GDO (Grande Distribuzione Organizzata) ed una valorizzazione alimentare, energetica, come ammendante agricolo di quanto rischierebbe di costituire unicamente un rifiuto.

Scarica la Scheda di sintesi del progetto.