Lavorare in direzione della costruzione di un’agricoltura di precisione, attraverso un sistema analitico innovativo in grado di restituire tracciabilità e qualità delle produzioni agroalimentari.
Una sentita e costruttiva partecipazione ha interessato tecnici agronomi, istituzioni politiche e rappresentanti del comparto agricolo, facendo da sfondo all’evento di presentazione dei risultati del progetto P.A.S.C.Qua, tenutosi il 14 settembre, presso la Fiera del Levante di Bari.
Il progetto sperimentale, durato diciotto mesi e realizzato nell’ambito dell’Avviso pubblico per la “Presentazione di proposte di ricerca e sperimentazione in agricoltura, indetto con determinazione del Dirigente del Servizio Agricoltura n.175/agr del 15/04/2013”, è consistito nella realizzazione del software P.A.S.C.Qua in grado di riconoscere le produzioni agricole sostenibili concimate con compost di qualità Progeva Srl e al contempo di indagare gli effetti dell’impiego del prezioso fertilizzante organico sui tre prodotti agroalimentari oggetto di studio, ovvero pomodoro, grano ed uva da tavola.
I test analitici condotti mediante il ricorso a tecniche di risonanza magnetica e intelligenza artificiale, hanno evidenziato che l’utilizzo del fertilizzante organico conduce omogeneità nella composizione globale delle colture, uniformando i lotti di produzione e ponendo sul mercato prodotti qualitativamente migliorati.
Risultati molto significativi sono emersi inoltre dall’ analisi degli effetti del compost sulla composizione chimica dei prodotti agroalimentari: si è riscontrato l’incremento in zuccheri semplici, cui consegue un maggiore e immediato potere energizzante dell’alimento, componente di assoluto rilievo per supportare l’organismo nel regolare svolgimento delle attività quotidiane.
Il Software P.A.S.C.Qua. consente dunque di tracciare le produzioni in maniera analitica e non solo documentale.
L’ innovativo sistema permette di riconoscere i prodotti coltivati con compost di qualità, configurandosi come uno strumento assolutamente utile quando si vuole ottimizzare e standardizzare un processo produttivo, di trasformazione o di conservazione e quando si vuole avere la garanzia della qualità e dell’origine del prodotto superando i limiti delle tradizionali forme di controllo e certificazione.
Consulta l’ articolo pubblicato da Terra&Vita a riguardo del progetto!
Puntare all’implementazione di processi innovativi ed ecosostenibili affinché economia circolare e simbiosi industriale divengano una priorità non solo a parole ma nei fatti.
E’ questo il messaggio che la Sezione Competitività e Ricerca dei Sistemi Produttivi della Regione Puglia ha voluto lanciare nell’ambito della giornata, tenutasi il 14 settembre presso la Fiera del Levante di Bari, interamente dedicata ai principali attori pugliesi dello sviluppo economico.
La Puglia che progetta il proprio futuro è la Puglia che si sostenta anche e soprattutto del lavoro e dell’impegno delle imprese del territorio capaci di coniugare abilmente ricerca, sviluppo e innovazione.
Tra queste l’azienda Progeva che ha ricevuto una menzione speciale in qualità di impresa che si è particolarmente distinta per capacità d’ innovazione, portando avanti attività perfettamente inserite nel circuito dell’economia circolare attraverso un utilizzo appropriato e costruttivo dei fondi messi a disposizione dalla Regione Puglia.
In virtù degli obiettivi raggiunti, all’azienda è stata concessa la possibilità di allestire un desk informativo in cui presentare se stessa, i propri servizi, prodotti e progetti di ricerca, tutti interamente orientati allo sviluppo e alla costruzione di un futuro economicamente e socialmente sostenibile.
Quali sono i benefici d’impiego della fertilizzazione organica sul profilo metabolico dei prodotti agroalimentari?
L’evidenza scientifica del dato ci viene restituita dall’applicativo informatico denominato P.A.S.C.Qua., nato dalla collaborazione tra la Progeva Srl e la Società Innovative Solutions Srl, Spin-off del Politecnico di Bari e realizzato nell’ambito dell’Avviso pubblico per la “Presentazione di proposte di ricerca e sperimentazione in agricoltura indetto con determinazione del Dirigente del Servizio Agricoltura n.175/agr del 15/04/2013”.
L’innovativo software consente di valutare l’effetto dell’impiego del compost sulla qualità dei prodotti agroalimentari, effettuando la comparazione tra il profilo metabolico delle colture concimate attraverso l’utilizzo del prezioso fertilizzante organico e quello delle medesime colture coltivate invece mediante pratiche agronomiche convenzionali.
P.A.S.C.Qua è dunque un sistema informatico che sfrutta la risonanza magnetica e l’intelligenza artificiale per riconoscere le produzioni agroalimentari ottenute mediante l’impiego di compost di qualità.
Il progetto sperimentale ha avuto ad oggetto l’analisi dei tre prodotti agroalimentari maggiormente rappresentativi del territorio pugliese, rispettivamente pomodoro, grano ed uva da tavola, concimati attraverso il ricorso al compost di qualità di Progeva Srl.
L’innovativo software P.A.S.C.Qua ha restituito a riguardo delle colture interessate, rilevantissimi risultati quali, ad esempio:
I risultati scientifici emersi dal progetto sperimentale saranno presentati nel dettaglio martedì 14 settembre, dalle 10:00 alle 12:00, presso la Sala 7 del Centro Congressi della Fiera del Levante di Bari, all’interno del Convegno “Benefici d’impiego della fertilizzazione organica sulla qualità dei prodotti agroalimentari: i risultati d’analisi restituiti dal software P.A.S.C.Qua.”
Per partecipare all’evento vi invitiamo a contattare l’ufficio comunicazione Progeva Srl, al seguente indirizzo:
Vi aspettiamo numerosi!
In allegato il Comunicato Stampa.
Valutare l’effetto dell’impiego del compost sulle caratteristiche metaboliche dei prodotti agroalimentari.
E’ questo l’obiettivo del progetto P.A.S.C.Qua., nato dalla collaborazione tra l’azienda Progeva e la Società Innovative Solutions Srl, Spin off del Politecnico di Bari.
Le due aziende coinvolte hanno messo a punto un innovativo sistema di ricerca grazie ad un progetto, finanziato dalla Regione Puglia, Dipartimento Agricoltura, Sviluppo Rurale ed Ambientale, realizzato nell’ambito dell’avviso pubblico per la “Presentazione di proposte di ricerca e sperimentazione in agricoltura indetto con Determinazione del Dirigente del Servizio Agricoltura n. 175/AGR del 15 aprile 2013”.
Venerdì 27 aprile 2018, presso l’I.I.S.S. “I. Alpi – E. Montale” di Rutigliano verrà presentato il progetto, che avvalendosi dell’impiego di analisi chimiche e spettroscopiche, in particolare della Risonanza Magnetica Nucleare, riesce a trasformare dati analitici in informazione e conoscenza sulla qualità dei prodotti agroalimentari.
Scopo del progetto di sperimentazione è il confronto analitico tra le pratiche agronomiche tradizionali e quelle che prevedono l’utilizzo di compost, sottoponendo ad analisi i benefici che l’impiego del fertilizzante organico naturale esercita sul profilo metabolico delle colture.
Il profilo metabolico rappresenta l’insieme delle sostanze che caratterizzano l’alimento, quali zuccheri, acidi, amminoacidi, sostanze antiossidanti e diverse altri nutrienti essenziali.
La ricerca è condotta sulle tre colture maggiormente rappresentative del patrimonio agronomico pugliese, ovvero pomodoro, grano duro e uva da tavola e contribuirà a corroborare sulla base dell’evidenza scientifica, il valore agronomico, economico ed ambientale delle pratiche agricole sostenibili.
I beneficiari finali del progetto saranno le imprese agricole che disporranno di protocolli di produzione sostenibili, i consumatori che disporranno di prodotti di qualità ben documentata scientificamente e i cittadini che potranno apprezzare il valore concreto che scaturisce dal reinserire in natura le matrici organiche opportunamente trattate mediante processo di compostaggio.
In allegato il comunicato stampa con gentile richiesta di diffusione e intervento.
Istituzioni, studenti, operatori di settore, assieme in un clima di attenta e condivisa partecipazione!
Si è concluso positivamente l’evento di presentazione del Progetto P.A.S.C.Qua, tenutosi venerdì 27 aprile presso l’Istituto “Alpi- Montale” di Rutigliano (BA).
Compost di qualità e intelligenza artificiale si uniscono in un progetto di sperimentazione che apre le porte alle esigenze del comparto agricolo pugliese profilando innovativi scenari di crescita e potenziamento qualitativo e produttivo del settore agroalimentare.
Di seguito la videointervista realizzata da Foglie TV ai protagonisti e relatori dell’evento.
Che vincano i migliori! E’ proprio il caso di dirlo alla vigilia della partenza di un’iniziativa che coinvolgerà gli oltre 60 comuni di Puglia, Basilicata e Campania che conferiscono la frazione organica dei rifiuti presso l’impianto Progeva.
“Compost Goal” è il programma di misurazione di performance promosso da Progeva in collaborazione con Novamont, Main Sponsor dell’iniziativa, il Consorzio Italiano Compostatori (CIC) e Assobioplastiche.
Una gara della durata di un anno, dal 1° giugno 2018 fino al 31 maggio 2019, entro cui verranno premiati i comuni più virtuosi nella gestione della raccolta differenziata, seguendo due criteri specifici:
a) media analisi merceologiche rifiuti umidi (CER200108) e/o rifiuti dei mercati (CER200302) ;
b) numero di sacchetti biodegradabili e compostabili a norma UNI EN 13432:2002 presenti nelle analisi merceologiche.
I risultati verranno monitorati attraverso i dati rilevati presso l’impianto di compostaggio Progeva.
Dati che nel tempo hanno permesso di evidenziare che tra le note di criticità legate al sistema di gestione e trattamento dei rifiuti organici, incide significativamente l’utilizzo di sacchi non idonei per il conferimento.
Come riportato dalle analisi condotte dal CIC negli impianti di compostaggio di Puglia, Basilicata e Campania, più del 40% dei rifiuti umidi viene infatti conferito con sacchi non compostabili, che necessitano di essere eliminati poiché contaminano la frazione organica dei rifiuti.
Ciò si traduce in un aumento dei costi di raccolta per i cittadini oltre che in innumerevoli danni ambientali.
I sacchi in bioplastica biodegradabile e compostabile (a norma UNI EN 13432), derivanti da materie prime vegetali, possono essere smaltiti assieme alla frazione organica dei rifiuti e con essa trasformati in compost, fertilizzante organico naturale e prezioso alleato nella lotta al declino generalizzato della qualità dei suoli, in particolare del loro contenuto di carbonio.
Ad essere premiati saranno i due comuni che registreranno il miglior punteggio rispetto ai due parametri di misurazione stabiliti.
Il premio consisterà nella fornitura di sacchetti per la raccolta differenziata e shopper biodegradabili e compostabili da utilizzarsi per la spesa, che saranno messi a disposizione dei cittadini.
Obiettivo dell’ iniziativa è contribuire a divulgare la consapevolezza che l’utilizzo di sacchetti idonei è un elemento fondamentale per una corretta raccolta dell’organico.
Gli organizzatori del contest provvederanno a divulgare presso i comuni aderenti all’iniziativa, materiale formativo ed informativo utile a supportare le municipalità nel lavoro di sensibilizzazione della comunità, prevedendo l’organizzazione di seminari tecnici sul tema.
Nell’augurare buona gara a tutti torniamo a dire “che vincano i migliori” ma in primis, che vinca l’ambiente!
“La responsabilità ambientale va concretamente vissuta e comunicata”.
E’ questa la premessa a partire dalla quale A.FO.RI.S. – impresa sociale operante nell’ambito della consulenza e della formazione in campo ambientale ed energetico, promuove il progetto “COM.P.O.S.T. – comunicazione sui prodotti organici sostenibili per il territorio”.
L’iniziativa, della quale la Progeva Srl è Partner, assieme al C.I.C., al Club Emas ed Ecolabel Puglia, al Consorzio Eden e all’ Acquedotto Pugliese SpA, prevede l’attuazione di campagne di sensibilizzazione e informazione volte alla valorizzazione della frazione organica dei rifiuti, realizzate attraverso l’attivazione e il monitoraggio di esperienze di compostaggio di comunità.
Un impianto dimostrativo è reso accessibile al pubblico all’interno della sede del C.R.E.D.E.A. Centro Risorse Educative e Dimostrative per l’Energia e l’Ambiente, fondato dal Consorzio E.D.E.N. e operante a Foggia.
La struttura è infatti sede dell’impianto di compostaggio, realizzato in occasione del progetto “Nella Pancia o nella Terra”.
L’iniziativa, anch’essa candidata da A.F.O.R.I.S e realizzata grazie al sostegno della Progeva Srl, Ce.Se.Vo.Ca., GAL Meridaunia, Consorzio EDEN, Bioenergy Italia SpA e con il sostegno di Cooperativa Estense, ha contribuito a ridurre i rifiuti alimentari prodotti dalla G.D.O, avviando la produzione di energia e di compost di qualità attraverso l’utilizzo di scarti alimentari.
Istituzioni scolastiche e comunità locali saranno accompagnate in percorsi di formazione teorico- pratici, aventi ad oggetto la valorizzazione degli scarti organici in quanto risorse recuperabili, la conoscenza delle tecniche di compostaggio e la promozione di comportamenti adeguati nella gestione del ciclo di conferimento rifiuti.
Il tutto grazie all’attività di front-office e back-office portato avanti dai volontari del Servizio Civile, tra i quali un agronomo, un ingegnere e due economisti.
I volontari offriranno supporto didattico, tecnico e organizzativo, accogliendo le esigenze dell’utenza presso lo sportello informativo allestito nella sede di A.F.O.R.I.S., in Viale Colombo 13, a Foggia.
“Dicheplastica6”, questo lo slogan del progetto che nasce con l’obiettivo di “favorire e promuovere la corretta gestione ambientale degli imballaggi in plastica biodegradabile e compostabile”.
Un’efficace campagna di comunicazione, promossa dalla sinergia tra i maggiori interlocutori sul campo, ovvero Assobioplastiche, Conai, Corepla e CIC, il Consorzio Italiano Compostatori, che vede all’interno del suo CdA, l’Amministratore Unico della Progeva Srl.
L’azienda è stata infatti parte attiva del Workshop “Il settore del biowaste: caratteristiche e opportunità per plastiche e bioplastiche compostabili”, tenutosi il 9 ottobre 2017, presso il Centro Congressi Fondazione Cariplo di Milano.
Formazione, informazione e sensibilizzazione al tema della gestione rifiuti, passano anche attraverso la capacità di saper riconoscere e opportunamente distinguere gli imballaggi in plastica da quelli in bioplastica.
Caratteristiche quali leggerezza, igienicità e versatilità, sono nota distintiva di entrambi, il cui percorso però si separa all’interno della filiera del riciclo.
La plastica, costituita da molteplici e differenti polimeri, deve essere conferita negli appositi cassonetti, la bioplastica, invece, essendo ottenuta attraverso materie prime biodegradabili e compostabili, rientra a pieno titolo nella frazione organica dei rifiuti.
Il risultato di questa preliminare distinzione sarà il completo recupero e la reimmissione in ambiente di entrambi i materiali: l’uno sotto forma di nuova materia prima funzionale alla realizzazione di diversi oggetti, l’altro, come fertilizzante naturale del suolo, poiché sottoposto a processo di compostaggio.
Come distinguerli? Semplicemente leggendo i marchi di certificazione riportati.
I materiali in bioplastica, diversamente rispetto alle comuni plastiche, presentano infatti uno o più marchi di certificazione della compostabilità del prodotto secondo la norma UNI EN 13432 “Requisiti per imballaggi recuperabili mediante compostaggio e biodegradazione.”
Dal recupero delle materie prime, alla diminuzione del numero delle discariche e degli inceneritori, principali imputati dell’emissione in ambiente di fattori inquinanti, sino all’abbattimento dei costi della spesa pubblica legata alla raccolta e allo smaltimento rifiuti che in Italia, negli ultimi dieci anni, ha visto un incremento del 70%.
Questi, spiegano i promotori del progetto “Dicheplastica6”, sono gli innumerevoli vantaggi che conseguono dal corretto riciclo del materiale plastico e bioplastico.
Questi sono gli obiettivi che la Progeva Srl si propone attraverso la propria attività di compostaggio, monitorando ogni giorno la meraviglia della natura che si trasforma in “un percorso virtuoso, dove niente finisce e tutto rinasce”.
Per saperne di più, visita il sito: www.dicheplastica6.it
Dal 12 al 15 ottobre 2017, la città di Bari diviene culla di una delle manifestazioni fieristiche più rilevanti per l’agricoltura, l’economia e lo sviluppo di tutto il bacino mediterraneo.
Agrilevante 2017 si qualifica come irrinunciabile appuntamento per gli appassionati del mondo agricolo, oltre che insostituibile punto di riferimento per i professionisti del settore e gli operatori commerciali.
L’evento, oltre all’esposizione di macchine, impianti e tecnologie per l’agricoltura, vedrà come protagonisti numerosi spazi di formazione e informazione interamente dedicati al settore agricolo, attraverso la realizzazione di workshop, convegni e seminari, particolarmente incentrati sui temi dell’innovazione e della sostenibilità.
Progeva nell’ambito di Agrilevante 2017, sarà Partner del Workshop “Miglioramento della qualità dei suoli agrari”, che avrà luogo il 14 ottobre, entro cui verranno discusse risposte costruttive, concrete e funzionali al ripristino dei suoli degradati e alle tecniche di miglioramento dei terreni.
Diminuire i costi di produzione, aumentare la qualità e la quantità dei prodotti agricoli, attraverso il ripristino delle buone pratiche agronomiche.
Queste le principali tematiche che saranno affrontate all’interno del Workshop, gruppo di lavoro che si costituirà anche e soprattutto a raccolta delle istanze e delle esigenze specifiche degli imprenditori agricoli e degli operatori del settore.
L’azienda Progeva parteciperà attivamente all’iniziativa, in virtù di quelli che sono gli obiettivi che l’impresa ha sempre posto a fondamento del proprio operato: agire a tutela dell’ambiente e dello sviluppo agricolo, contribuendo in modo significativo all’uso sostenibile delle risorse.
L’Azienda Speciale Subfor rappresenta una delle arterie fondamentali attraverso le quali la Camera di Commercio di Taranto muove, coordina, supporta e sollecita imprenditoria, formazione e sviluppo nel territorio pugliese.
Essa ben si colloca all’interno della Cittadella delle Imprese, spazio aperto e di condivisione, che la Camera di Commercio di Taranto, culla della Magna Grecia, ha voluto edificare prendendo a modello lo spirito della cultura ateniese, che faceva dell’agorà, cuore della polis, un emblematico luogo di incontro e di scambio, espressione di valori, culture, beni e tradizioni condivise.
Offrire un servizio più adeguato alla comunità, a partire dal supporto alle imprese e alle attività tipiche del territorio, con questo spirito la Subfor promuove iniziative, manifestazioni e progetti a supporto dei vari settori economico-produttivi, affinché questi ultimi possano progressivamente evolvere anche e soprattutto grazie a un percorso di formazione continua.
La Progeva Srl partecipa attivamente a queste iniziative, alimentandole dall’interno, attraverso la voce della Dott.ssa Lella Miccolis, membro del Consiglio di Amministrazione dell’Azienda Speciale Subfor.
Vestendo i panni di imprenditrice, l’Amministratore Unico della Progeva Srl riconosce la necessità del supporto alle imprese come prerequisito fondamentale, attraverso cui sviluppare tempestive e efficaci strategie di risposta al continuo cambiamento di richieste e paradigmi, sollecitato anche a livello locale, dalle spinte di un’economia globale sempre più invasiva.
Menti e braccia che lavorano assieme all’attuazione di programmi di promozione territoriale, è questa la strada battuta dalla Progeva Srl, dall’Azienda Speciale Subfor e da tutti gli Enti e le imprese del territorio vicini all’idea, tanto cara agli abitanti delle poleis Greche, che i beni prodotti possono definirsi realmente tali, solo se sono frutto di un dialogo e di un lavoro condiviso.
Differenziamo e differenziamoci, questa è l’idea motrice che undici anni fa ha portato alla nascita dell’impianto di compostaggio della Progeva Srl.
Molto più che un semplice slogan, una mission aziendale ben precisa, che ha visto nascere, crescere e svilupparsi un impianto di compostaggio, ad oggi punto di riferimento per le numerosissime amministrazioni comunali pugliesi, che scelgono di conferirvi la propria frazione di rifiuti organici.
Se fare compostaggio per noi della Progeva significasse esclusivamente occuparci dello smaltimento dei rifiuti organici e della loro trasformazione in compost, svolgeremmo il nostro lavoro, al pari delle macchine che utilizziamo in impianto, in maniera tecnicamente eccellente ma eticamente meno utile.
La nostra ambizione, lungi dall’essere esclusivamente legata alla volontà di coadiuvare le amministrazioni locali nella gestione della frazione organica dei propri rifiuti, è piuttosto quella di sensibilizzare l’ intera comunità, aprendo le porte del nostro impianto ai cittadini, alle amministrazioni, alle istituzioni politiche, sociali ed economiche del territorio, affinché si possa progressivamente e inesorabilmente inculcare in ognuna di esse, la consapevolezza che quel che facciamo è trasformare gli scarti in risorse, imparando dall’ambiente che ciò che ha terminato il ciclo di vita può e deve rigenerarsi in vita nuova.
Ancora più a fondo coltiviamo il progetto di sollevare, attraverso un lavoro condiviso, la nascita di una nuova coscienza sociale ecocentrica e non egocentrica, tale per cui il cittadino maturi la consapevolezza e consequenzialmente la voglia di contribuire alla tutela del proprio ambiente.
E allora, a gran voce, continuiamo ad affermare che differenziare i rifiuti significa salvaguardare il nostro patrimonio ambientale, riciclare gli scarti risparmiando energia, risorse ambientali, sociali ed economiche e tornare, nei limiti del possibile, a respirare salute.
La fiducia e il rinnovato impegno che l’azienda Progeva pone nelle proprie iniziative si alimenta anche e soprattutto grazie allo sguardo positivo e propositivo delle amministrazioni e delle istituzioni presenti sul territorio.
Tra queste la Progeva Srl porge un ringraziamento particolare al Comune di Modugno (BA), uno dei numerosissimi comuni pugliesi che conferiscono all’impianto la propria frazione di rifiuti organici.
L’Amministrazione Comunale del territorio sito nell’immediato entroterra barese, ha infatti più volte riconosciuto nella serietà e nella qualità che sottende le modalità operative aziendali, con particolare riferimento all’accurata analisi e scarto operata sui rifiuti in ingresso, un valido alleato al quale affiancarsi per tornare a ricreare un paesaggio sostenibile, a partire dalla rieducazione delle comunità che lo abitano.
E’ per noi altamente edificante e motivante verificare che le amministrazioni comunali e regionali riconoscono sempre più spesso, nella dedizione e nel lavoro portato avanti da tutte le braccia, le menti e i profili che danno anima alla nostra azienda, un valido sostegno per uno sviluppo sostenibile condiviso.